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Da molti anni presente e partecipe alle manifestazioni artistiche
e nel campo della ricerca grafica,
Lucia Cavalli è riuscita a maturare una tecnica sapiente che le permette di trasmettere intense
emozioni, sia sulla tela che nelle sue creazioni in creta.
La sua personalità si rivela con grande forza nel raffinato gioco cromatico e
nella espressiva deformazione dell’immagine, evitando qualsiasi forma di  superflua
decorazione esteriore, per giungere agli strati più profondi e a volte laceranti dell’animo umano.
Le sue figure femminili spesso sconsolate e pensierose vivono in una dimensione di
solitudine rassegnata e silenziosa che si trasmette a chi guarda, non con
l’angoscia e le contorsioni del dramma, ma come una pacata e malinconica poesia.


 

          Aldo Sterchele​





Di me

Da molti anni presente e partecipe alle manifestazioni artistiche
e nel campo della ricerca grafica,
Lucia Cavalli è riuscita a maturare una tecnica sapiente che le permette di trasmettere intense
emozioni, sia sulla tela che nelle sue creazioni in creta.
La sua personalità si rivela con grande forza nel raffinato gioco cromatico e
nella espressiva deformazione dell’immagine, evitando qualsiasi forma di  superflua
decorazione esteriore, per giungere agli strati più profondi e a volte laceranti dell’animo umano.
Le sue figure femminili spesso sconsolate e pensierose vivono in una dimensione di
solitudine rassegnata e silenziosa che si trasmette a chi guarda, non con
l’angoscia e le contorsioni del dramma, ma come una pacata e malinconica poesia.


 Aldo Sterchele

Uno sguardo malinconico.. le donne di Lucia Cavalli


Lucia Cavalli artista lombarda, diplomata all’Istituto Europeo di Design come grafica pubblicitaria, amante del lavoro di Pablo Picasso, si dedica da anni alla ricerca artistica e alla costruzione di un suo  linguaggio creativo e,  ad oggi , la sua arte oscilla  tra pittorica pura e modellato plastico, con notevoli risultati in entrambi i campi.

Ho avuto modo di assistere alla quadri-personale inaugurata il  4 luglio 2012 , presso laPassepARTout Unconventional Gallery di Pero (MI) , dove   Lucia Cavalli era una dei quattro talentuosi  artisti  ospiti dopo aver  vinto  il  concorso “ Donne in rinascita “ .

Numerose le  opere dell’artista presenti alla mostra : dai ritratti di  donne malinconiche  e dallo sguardo  assente a  i crateri plastici denominati ” Boules” e finire nelle sculture esistenzialiste  disseminate per la Gallery… ma una tra tutte le eclettiche creazioni dell’artista  mi ha colpito, è l’opera : “ PENOMBRA” 




" Penombra "
La donna ritratta è calva, con lo sguardo rivolto verso l’alto, l’altrove o  l’aldilà?

È  rapita da un viaggio interiore fatto di  ricordi,  di sogni mai realizzati.. la donna cattura l’attenzione dell’osservatore per la  raffinatezza  del tratto e per la sua postura..
Essa, nasconde delicatamente  le proprie nudità più private, intime, e lo fa  con una mano lievemente accostata all’inguine;  mentre lascia scoperto il seno simbolo di fertilità e maternità. La tela è sbucciata qua e la, e questo aggiunge una matericità estetica all’opera più  che adeguata.

L’opera può sembrare un gesto privato di autoerotismo, ma io non  ho letto l’opera  in questo modo.

La protagonista apre il proprio  petto all’osservatore, ma non lo guarda direttamente, perchè si vergogna del sentimento che non può provare per lui, rivelare,  o non vuole vedere la reazione del suo volto temendolo tradito.. si offre all’interlocutore immaginario in tutta la sua livida sensibilità in una postura imbarazzante.


  Quest’ opera a parer mio è  l’immagine e il richiamo  a guardare dentro  noi stessi, e   ci  sollecita  un carosello di emozioni che ci permettono di reinterpretarne ogni volta  il senso originario e misterioso .. Ed è questa la chiave di lettura : libertà di interpretazione.



UN ARMONIA MI SUONA NELLE VENE    
terraglia bianca e materiale di recupero
Vincitrice concorso internazionale
DONNE IN RINASCITA 2012

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